
Pilates cos’è e come nasce: la storia di Joseph Hubertus Pilates
La storia di Joseph Hubertus Pilates, l’inventore di una tecnica di benessere
Al giorno d’oggi, tutti conoscono il Pilates: in tanti lo praticano regolarmente, godendo di tutti i benefici che può offrire, ma non tutti conoscono la storia di Joseph Hubertus Pilates, inventore di un metodo di allenamento decisamente all’avanguardia per il suo tempo.
La sua storia mi ha sempre affascinata, tanto da domandarmi più volte se fosse vera o romanzata. Oggi mi piacerebbe condividerla con voi e portarvi a sognare un pochino insieme a me.
Joseph Hubertus Pilates: la storia
Joseph, nato nel 1883 vicino Düsseldorf, sin dai primi anni della sua vita dimostrò di essere un bambino decisamente cagionevole di salute. Asma, rachitismo, febbre reumatica ed altre patologie erano per lui all’ordine del giorno e questo continuo ammalarsi gli causò lo sviluppo di una muscolatura debole, con alterazioni posturali e anchilosi articolari.
Questo bambino, così debole fisicamente, si ritrovò a studiare il corpo umano alla ricerca di nuove modalità per allenarlo, rinforzarlo e rinvigorirlo. Proprio per questo motivo, iniziò a studiare l’anatomia e, nel contempo, si dedicò allo studio dei movimenti degli animali, delle filosofie orientali e dei metodi di allenamento dei Greci e dei Romani, popoli che, idealmente, avevano raggiunto l’equilibrio perfetto tra corpo, mente e spirito.
La sua determinazione nell’allenamento e nello studio di movimenti sempre nuovi (prendendo addirittura ispirazione dai gatti) lo portarono a superare le sue numerose patologie e, da bambino gracile e sottopeso, iniziò a posare come modello anatomico e diventò un grande sportivo.
Il circo, la guerra, l’America e il Metodo Pilates
Poco prima dei 30 anni, Joseph Pilates si trasferì in Inghilterra per migliorare le sue tecniche da boxeur: lavorava in un circo e in una palestra come istruttore. Dopo circa un paio d’anni e grazie alle sue fattezze da statua greca, diventò una vera e propria star circense, periodo d’oro che terminò con l’inizio della Prima Guerra Mondiale. Joseph fu internato quasi subito in un campo di concentramento e, durante questo periodo, si impegnò nell’addestramento degli internati come lui. Per migliorarne lo stato psico-fisico, si ispirò a quegli esercizi che aveva imparato da bambino ed iniziò realmente a sviluppare quello che poi divenne famoso come Metodo Pilates.
Dopo qualche tempo venne trasferito in un altro campo dove iniziò a lavorare come barelliere per trasportare i feriti di guerra. Qui ebbe una geniale idea: visto che molti feriti erano più che cagionevoli e non potevano alzarsi dal letto, Joseph montò un sistema di molle in grado di allenare i pazienti anche da sdraiati. Il fatto che il loro corpo fosse più forte, permise un miracolo: nessuno di loro morì durante l’epidemia di influenza che uccise circa 200.000 inglesi.
Alla fine della Prima Grande Guerra decise di tornare nella sua Germania dove iniziò ad allenare la polizia militare di Amburgo, il ballerino Rudolf Laban, la coreografa e ballerina Mary Wingman e molti altri che si appassionarono al Metodo Pilates e ai benefici che portava al corpo e alla mente. Inoltre, negli stessi anni, si dedicò alla riabilitazione di reduci di guerra, diventando famoso anche fra i medici per l’efficacia del suo metodo.
A causa della sua notorietà, Joseph Hubertus Pilates fu invitato ad allenare il nuovo esercito tedesco, incarico che rifiutò poiché non condivideva gli stessi ideali politici.
A seguito del suo rifiuto, decise di prendere una nave verso gli Stati Uniti, dove conobbe Clara che sposò poco dopo. Clara restò visibilmente affascinata dal Pilates e dai suoi benefici, per questo decise di aprire, con il marito, uno studio dove praticare il metodo su tutti coloro che lo desideravano, soprattutto ai fini riabilitativi.
Joseph diventò molto popolare anche in America soprattutto tra coreografi e ballerini che iniziarono ad allenarsi con lui.
Cosa ci insegna la storia di Joseph?
La storia di Joseph ci insegna a sognare e ci insegna che, credendo in sé stessi, si possono superare tutti i limiti che ci imponiamo o che ci impone la vita, siano essi fisici o mentali.
Da bambino che rischiava la vita quotidianamente a causa delle sue patologie, a star circense, sportivo, eroe di guerra e, ancora, inventore di un metodo innovativo per il ritrovamento dell’equilibrio psico-fisico.
Ora hai capito perché amo questa storia?