
Il metabolismo basale
Si sente spesso dire “ho il metabolismo lento”, “mangio pochissimo e ingrasso”, mentre c’è sempre l’amica che, anche se mangiasse dolci e patatine fritte tutti i giorni, avrebbe comunque una linea perfetta. Da cosa dipende? Cos’è il metabolismo basale?
Cos’è il metabolismo?
Il metabolismo equivale alla totalità delle reazioni chimiche e biologiche che avvengono all’interno del nostro organismo. È deputato alla produzione dell’energia necessaria a svolgere ogni genere di attività, che si tratti di lavorare, fare attività fisica, leggere, etc… E questa energia deriva direttamente dagli alimenti che consumiamo quotidianamente. Pertanto, quando si parla di dispendio energetico non si può prescindere dal fondamentale concetto di metabolismo basale, che equivale alle calorie consumate da una persona a riposo. Noi esseri umani, esattamente come tutti gli animali
“endodermi” (ovvero quelli che regolano la propria temperatura corporea attraverso i processi endogeni) viviamo una perenne condizione di disequilibrio rispetto all’ambiente che ci circonda. Cosa vuol dire? Che senza le razioni biochimiche espletate dal nostro corpo, il nostro sangue avrebbe la stessa temperatura dell’ambiente che ci circonda, esattamente come buona parte degli animali che ricorrono alla pratica del letargo. Il nostro metabolismo basale, invece, lavora continuamente, allo scopo di mantenere inalterata la temperatura corporea, costantemente compresa tra i 36 e i 37 gradi. Pertanto, il metabolismo basale corrisponde al consumo energetico (misurato in calorie) che consente all’organismo di mantenere inalterata la propria temperatura e di funzionare correttamente, espletando tutte le funzioni vitali: cardiaca, respiratoria, nervosa, ormonale, epatica. Tali attività costituiscono la spesa principale in termini energetici per il nostro corpo: da sole, infatti, incidono per il 65-75% sul fabbisogno energetico giornaliero.
Perché tanta differenza tra metabolismo lento e veloce?
Il metabolismo basale è regolato da molti fattori, fra cui i più importanti sono:
– l’età (tende a ridursi costantemente passati i vent’anni)
– temperatura corporea (in presenza di febbre il metabolismo tende ad aumentare)
– temperatura esterna (con le basse temperature la spesa energetica è maggiore poiché l’organismo necessita di un maggior quantitativo di calorie per regolare la temperatura del corpo)
– composizione corporea (ovvero percentuale di massa magra e massa grassa) e dimensioni corporee (maggiori sono l’altezza ed il peso dell’individuo e maggiore sarà la spesa energetica necessaria a far funzionare correttamente l’organismo)
– attività fisica (influenza il metabolismo basale aumentando la massa muscolare e richiedendo un maggior quantitativo di energia)
– fattori ormonali
– fattori psicologici (ansia, paura e tensione aumentano sensibilmente il dispendio calorico)
– genetica
Come intervenire sul metabolismo basale?
Il metabolismo equivale alla rapidità con cui l’organismo tende a bruciare le calorie, onde soddisfare i propri bisogni vitali. Pertanto, per accelerare il metabolismo si consiglia di eseguire un’attività mista, caratterizzata cioè da un lavoro ad alta intensità (esercizi di tonificazione con i pesi, con le macchine o a corpo libero) seguito da un’attività aerobica come la corsa, il ciclismo o il nuoto di durata. Gli esercizi di muscolazione aumentano indirettamente il metabolismo grazie all’aumentata secrezione di ormoni anabolici e al conseguente accumulo di massa muscolare. Le attività di resistenza accelerano notevolmente il metabolismo durante l’esercizio, mantenendolo elevato anche per 4-8 ore; hanno invece un effetto modesto sul metabolismo basale poiché tendono a lasciare invariate le masse muscolari. L’associazione di queste tecniche di allenamento per- mette di aumentare notevolmente il metabolismo, costru- endo muscoli ricchi di capillari e mitocondri.